A Campobasso, capoluogo della regione Molise, nel giorno della festività cattolica del Corpus Domini, ha luogo una suggestiva processione che ha pochi paragoni in Italia e nel Mondo.
È la processione dei Misteri, ossia di particolari raffigurazioni a tema religioso. Caratterizzata da folclore, religiosità e devozione popolare è una delle manifestazioni più importanti e sentite della regione.
I misteri, delle vere e proprie macchine processionali, sono stati ideati e realizzati dall’artista campobassano Paolo Saverio Di Zinno ( 1718-1781), con la collaborazione di abili fabbri ferrai della città intorno alla metà del XVIII secolo.
Tuttavia, le loro origini sono il risultato di un processo evolutivo di manifestazioni iniziate secoli prima.
Difatti, le prime notizie relative all’allestimento in città di sacre rappresentazioni risalgono alla metà del XVI secolo quando, in occasione della visita del feudatario dell’epoca, le principali corporazioni cittadine di artigiani realizzarono i cosiddetti Trionfi.
Costruiti per accogliere l’importante ospite in città, i trionfi erano appunto delle rappresentazioni allegorico-religiose caratterizzate da una struttura scenica elaborata dotata di congegni meccanici realizzati per far muovere parti della scenografia; e da diversi figuranti i quali animavano la sfilata con canti e recitazioni.
Inoltre, diversi documenti successivi narrano come in occasione della processione del Corpus Domini in città, le principali confraternite laiche cittadine (della santissima Trinità, di Santa Maria della Croce, e di Sant’Antonio abate), avevano l’abitudine di costruire delle sacre rappresentazioni viventi modificate ogni anno e portate a spalla in processione davanti al Santissimo Sacramento.
Sono proprio queste le antesignane dei Misteri, difatti è proprio la volontà delle confraternite di rendere stabili i soggetti raffigurati a far in modo che il progettista Di Zinno realizzasse quelli che ancora oggi sono i Misteri di Campobasso.
I misteri, ideati e realizzati a metà del ‘700 e il cui significato del nome è ancora indubbio, sono caratterizzati da una struttura peculiare in legno e metallo. Tali congegni sono infatti costituiti da una base in legno caratterizzata da un asse principale che si sviluppa verticalmente e al quale sono unite, con giunture ad incastro, delle ramificazioni secondarie. Ad ogni estremità grazie a delle imbracature vengono posti i personaggi, la maggior parte bambini, che impersonano angeli, diavoli, santi e madonne. Vestiti ed elementi scenografici coprono la struttura e le imbracature dei personaggi facendo apparire quest’ultimi illusoriamente sospesi nel vuoto.
Inoltre, le strutture, frutto dell’ingegno del artista campobassano e dei suoi collaboratori artigiani sono state ben dimensionate attraverso artifici costruttivi facendo in modo così che gli “Ingegni” possono reggere il peso dei personaggi nonché permettere il caratteristico movimento oscillante durante la sfilata. Si ha infine notizia certa della realizzazione di 18 Misteri, ma sono giunti fino ad oggi solamente 12 più uno, quello del Sacro Cuore di Gesù, realizzato nel 1959 sulla base di un disegno attribuito al Di Zinno.
L’evento della sfilata dei Misteri di Campobasso inizia la mattina presto verso le 6:00 per preparare, posizionare e decorare le macchine.
Successivamente viene celebrata la S. Messa seguita dalla cosiddetta vestizione, ossia tutti i personaggi vengono vestiti e posizionati sui dodici congegni.
Il tutto avviene nel Museo dei Misteri che ospita tutto l’anno le macchine e che possono essere ammirate dai visitatori.
Alle ore 10:00 si aprono i cancelli del Museo e ha inizio la caratteristica sfilata.