Altilia è un'area archeologica di epoca romana in provincia di Campobasso. Si trova alle falde del Matese, sulla valle del fiume Tammaro e rappresenta una delle tante ricchezze archeologiche del territorio molisano.
La città romana di Saepinum sorgeva sulle vestigie della località di Altilia, poco distante dalla preesistente città sannitica, occupata dai Romani e poi abbandonata.
Costruita sul punto d’incontro di due assi stradali, quello oggi noto come tratturo Pescasseroli-Candela e quello che va dal massiccio montuoso del Matese alle colline della piana del fiume Tammaro,
divenne un centro economicamente fiorente, nonché un centro importante dell’impero romano. La città si sviluppa e prospera dal II secolo a.C fino al IV- V secolo d.C.
A questo periodo segue una forte crisi economica e demografica, aggravata dalle devastazioni della guerra greco-gotica (535-553 d.c.) che porta al deperimento del prosperoso centro romano.
Sono rinvenute tracce di insediamenti di epoca medioevale nella città, tuttavia nel IX sec. la popolazione si sposta nel Castellum Sepini, l’attuale Sepino, luogo più sicuro e difendibile.
Gli scavi archeologici iniziati fin dall’epoca rinascimentale hanno riportato alla luce l’antico insediamento. L’area archeologica occupa una superficie di circa 12 ettari, ed è caratterizzata
da una pianta quadrata circondata da una cinta muraria in opus reticolatum.
Entrando nel sito è possibile provare la sensazione straordinaria di camminare in una città romana ,e passeggiando tra le sue strade si possono ancora ben ammirare il Foro, la Basilica, le Terme e il Teatro
nonché le meravigliose porte della città (porta Boiano, porta Benevento, porta Tammaro e porta Terravecchia).
E ancora le botteghe artigiane, le fontane e i bagni termali.
Adiacente al parco archeologico è possibile visitare il Museo della città e del territorio di Sepino. Esso è ospitato all’interno di un edificio rurali del ‘700 e ospita reperti rinvenuti direttamente all’interno dell’area archeologica di Sepino e
dal territorio circostante.
Il materiale va dall’età preistorica fino al Medioevo.